lunedì 20 febbraio 2012

Ci vuole... l'Area "P". E i Consigli di Zona?

di Walter Cherubini.
Ancora una volta, grande dibattito ed attenzione sull’Area C, il «Centro». Ma la necessità, la sfida è portare al centro dell’attenzione l’Area P «Periferia». Milano saprà raccoglierla? E i Consigli di Zona, a che servono? Due nuove occasioni di incontro con i Presidenti di Zona 7 e Zona 9, per la rassegna Periferia chiama! Milano risponde?


Di Area C – «C» come Centro, come anche sottolineato dal Sindaco Pisapia nella recente lettera ai cittadini milanesi – se ne è parlato e discusso parecchio. Peraltro, se andiamo indietro nel tempo, anche lustri o decenni, gira e rigira, possono cambiare gli argomenti, ma i confini sono sempre un po’ gli stessi: quelli del Centro, appunto. Ma la città non è solo «Centro».

Area P – Allora, bisogna dedicare la stessa attenzione all’Area “P”: «P» come Periferia. E non solo per la viabilità o lo smog, bensì per la Periferia vista nel suo insieme, nei suoi vari aspetti problematici, ma anche propositivi. Perché la Periferia continua a scontare una disattenzione generalizzata: delle istituzioni politiche, ma anche del mondo economico o culturale, e della stampa (forse, soprattutto della stampa). C’è un meccanismo che non funziona!

Focalizziamo l’attenzione sull’Amministrazione comunale, un paio di esempi in tema di mobilità (ma potrebbe valere per tutto il resto):

1. E’ il meccanismo che, da 20 anni, lascia 400 posti auto inutilizzati sopra il capolinea della MM1 Bisceglie! La MM ha come obiettivo quello di gestire il migliaio di posti auto interrati e non quello di risolvere il problema delle vie del quartiere invase dalle auto dei pendolari. La Polizia Locale si occupa di viabilità e non di utilizzo dei parcheggi (ciascuno cura la “propria” competenza).

2. Dopo la tragica morte del piccolo Giacomo, in Via Solari “sono state elevate 266 contravvenzioni
nella giornata di domenica 6 novembre”. E il giorno prima? E l’anno prima? Eppure, i residenti le segnalazioni le avevano fatte. Ma chi se n’era fatto carico, naturalmente avendo la possibilità di intervenire?

SUGGERIMENTO – Che fare allora? Forse, nella normativa comunale bastrebbe introdurre (senza costi aggiuntivi) una dicitura simile a questa: “Le Funzioni comunali operanti in ciascuna Zona, mantenendo la dipendenza gerarchica dalle proprie Direzioni, dipendono funzionalmente dal Consiglio di Zona” (Presidente o Direttore che sia). Altrimenti, i 359 Consiglieri di Zona, con i Presidenti che sono stipendiati, che ci stanno a fare?

INIZIATIVA – Per sviluppare l’argomento, nell’ambito del ciclo mensile di incontri “PERIFERA chiama! MILANO risponde?, Consulta Periferie Milano propone due appuntamenti sul tema “Ci vuole l’Area P. E i Consigli di Zona?” con l’intervento di Presidenti dei Consigli di Zona:


- Martedì 21 febbraio 2012 - ore 21, interviene Fabrizio Tellini (Presidente Consiglio di Zona 7); Teatro don Aiani, Via F.lli Zanzottera 31 – Figino, perferia Ovest, organizzato dall’Associazione culturale San Materno;

- Lunedì 27 febbraio 2012 - ore 21, intervengono Beatrice Uguccioni (Presidente Consiglio di Zona 9) e Giovanni Poletti (già Presidente del Consiglio della ex Zona 9); Centro Culturale della Cooperativa, Via Hermada 14 – Niguarda, periferia Nord, organizzato dal Centro Culturale medesimo.


Certo, come ha ricordato Massimo Rebotti (Corriere, 23 dicembre), “pensare a una città partendo dalle periferie è molto più complicato che prometterlo”. Ma è una giusta battaglia e non diamola per persa prima di averla combattuta!

1 commento:

  1. Finalmente qualcuno che si interessa alle nostre Periferie. Speriamo che "resista".

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