mercoledì 18 gennaio 2012

Presentazioni del progetto “Ciclabilità di Quartiere”

di Walter Cherubini.
Andare in bicicletta a Milano? Se ne parla, anche Giacomo Poretti (del trio Aldo, Giovanni e Giacomo) aveva invitato il Cardinale Angelo Scola a girare Milano in bicicletta, ma gli interventi sono sporadici. Poi, la tragica morte del piccolo Giacomo Scalmani in via Solari. E allora si rincorre il problema.


Ma sembra mancare un “metodo” che interessi e coinvolga l’intera città, periferie comprese, a partire dai quartieri. È in tale contesto, quindi, di “metodo”, che si colloca il Progetto “Ciclabilità di Quartiere” promosso da Consulta Periferie Milano. Un progetto mirato a facilitare chi utilizza la bicicletta nell’ambito del proprio quartiere: generalmente i ragazzini ed i meno giovani, ma anche mamme/papà che portano i figli a scuola.

Un progetto che non intende sostituirsi o sovrapporsi all’iniziativa di associazioni/enti che da sempre si occupano di ciclabilità, bensì affiancarsi con una proposta in primo luogo organizzativa:
moltiplicare i centri promotori di ciclabilità sul territorio. Con i tanto bistrattati Consigli di Zona, che dovrebbero assumere il ruolo di promotori di un processo di “ciclabilità partecipata, che valorizzi le varie energie presenti sul territorio, dalle associazioni alle scuole, innescando un processo virtuoso di individuazione di percorsi “leggeri”, quindi facili da realizzare e poco costosi.

Sono due le presentazioni, nell’ambito del ciclo mensile di incontri “
PERIFERIA chiama! MILANO risponde?”, alle quali daranno il proprio contributo anche MobilityLab, Progetto CicloMilano di ACTL e Ciclobby, Ciclistica Muggiano e consiglieri di Zona.

Alle ore 21 di:

-
Mercoledì 18 gennaio (Quartiere Figino, periferia Ovest - Teatro don Aiani, Via F.lli Zanzottera 31) organizzato dall’Associazione culturale San Materno-Figino;

-
Venerdì 20 gennaio (Quartiere Niguarda, periferia Nord - Via Hermada 14, organizzato dal Centro Culturale della Cooperativa Abitare.

Interviene e cura i filmati
Giorgio Bacchiega, docente di Analisi dei testi audiovisivi all’Università Cattolica (dettagli sul sito PeriferieMilano).

Infine, un invito: sono veramente molti, troppi i ciclisti che al buio e con la nebbia pedalano a fari spenti, un pericolo per tutti. Accendere i fari è una cosa che si può e si deve fare subito.

1 commento:

  1. A proposito di piste ciclabili perché da noi si spendono un sacco di soldi per crearne dei pezzetti inutili mentre in altre città europee, come Barcelona ad esempio, bastano due strisce bianche ed un segnale stampato per terra che tutti rispettano?

    RispondiElimina

N.B. Per commentare l'articolo:
scrivi nell'apposito spazio, poi scegli Nome/Url dal menu Commenta come. Qui puoi digitare il tuo nome e, se vuoi, l'indirizzo del tuo sito internet (spazio URL). Infine fai un click su Pubblica e tutti potranno leggere il tuo commento. Grazie.